La chiesa del Purgatorio a Terracina
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Il lavoro che viene pubblicato in questo volume, è il frutto di uno studio iniziato alla Facoltà di Architettura “Valle Giulia” di Roma, nel corso di Strumenti e metodi per la ricerca storica, nel 2008; una lunga ricerca in diversi archivi di tutto il Lazio, approfondita e portata avanti nel tempo fino alla pubblicazione di questo volume, frutto di un progetto culturale editoriale dell’Associazione culturale Identità Pontine.
La Chiesa del Purgatorio di Terracina, o Chiesa dei Suffragi, cosi come viene denominata nell’atto costitutivo della Confraternita della Morte, rappresenta uno dei monumenti più significativi della città storica, rivestendo una grande importanza non solo per il suo valore storico-artistico, monumentale, ma anche sociale.
La sagoma curvilinea della sua facciata è visibile appena giunti ai piedi del centro storico alto di Terracina, spiccando dal resto dell’agglomerato urbano, grazie alla sua posizione sopraelevata.
La sua citazione, è presente nella bibliografia locale, tuttavia, poche volte le notizie che si riferiscono alle sue vicende storiche, fanno riferimento a fonti archivistiche, per cui molti aspetti legati alla sua costruzione sono rimasti da sempre insoluti. Tenteremo quindi di approfondire la conoscenza di questo monumento, avvalendoci soprattutto della documentazione archivistica, raccontando la storia di una chiesa e della confraternita che in essa ha la propria sede e dove un tempo svolgeva le proprie funzioni religiose.
Oltre all’interpretazione metrologica, della forma architettonica della chiesa del Purgatorio, vengono analizzate, assieme alle fonti archivistiche documentali, le fonti epigrafiche ed iconografiche, che sono riportate in appendice alla fine del volume.
Inoltre è stato analizzato il panorama storico architettonico della seconda metà del XVII sec. a Terracina, portando dei modelli di confronto locali, e dei modelli di architettura provenienti da ambiti culturali e realtà sociali più grandi come Roma e Napoli, divise in quel periodo da un confine di stato.
Il lavoro che qui si presenta, vuole essere un elemento attraverso cui è possibile incrementare ancora di più la conoscenza verso il patrimonio storico-artistico di Terracina
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