La Famiglia T. di Gaeta al tempo dei Borbone
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L’evidente romanticismo e la sublimazione di eventi storici e familiari che si respirano leggendo il racconto sono l’espressione di un'anima delicata e sensibile; gli Avi dell`autore sono stati uomini semplici ed egli, come loro, è un uomo semplice. Ogni essere umano è la sostanza di un passato appartenuto ad altri, la meravigliosa eredità dei suoi antenati, il simbolo di una continuità della specie che lo rende unico e inimitabile. Pagina dopo pagina, in un ordito sempre variato di episodi e di pensieri, si snodano le vicissitudini di Giuseppe, “il farista”, l’antenato vissuto in un tragico momento della Storia: la fine del Regno delle Due Sicilie 'fagocitato nel Regno di Sardegna. Con abilità e fervida fantasia., l’autore sa evocare l’atmosfera di quei giorni, partecipando con commozione e profondo coinvolgimento a quei fatti. Completano il racconto le vicende di uno dei suoi figli, Alfredo, che si svolgono sotto la nuova monarchia e in ambienti del tutto differenti, a cavallo tra l’800 e il 900. Grazie a scritti come questi coloro che ci hanno preceduto non scompaiono del tutto: invitano noi a rappresentarli. Muoiono quelli dimenticati.
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