La guerra finita
Antonio Di Tucci
Navigazione e Pagamenti sicuri
Pagamenti sicuri con sistemi criptati
Spedizioni gratuite
per ordini superiori a 100€
Resi accettati
entro 14 giorni se conformi alle condizioni
Sull'ultimo conflitto mondiale, in Italia ed anche in relazione al
nostro territorio, è stato scritto tanto.
Questa pubblicazione non si propone di aggiungere nuove pagine
di storia, ma ha lo scopo di portare un’ulteriore testimonianza sul
periodo tra settembre del 1943 e luglio del 1941.
Le memorie delle crudeltà della seconda guerra mondiale, ine-
quivocabilmente, si affievoliscono sempre più con il passar del
tempo che porta via gli ultimi testimoni diretti.
Rimangono e rimarranno ancora, però, i ricordi dei racconti di
chi, come me, li ha sentiti narrare da coloro che, purtroppo, hanno
avuto la triste esperienza della guerra.
E rimarranno anche le sensazioni dei lettori dei testi, che ripor-
tano le sofferenze patite dalle popolazioni nel periodo bellico.
Quest'ultimo è il motivo che mi ha spinto alla presente pubblica-
zione, oltre l‘affettuoso omaggio a mio padre, Salvatore, che è stato
un triste testimone del secondo conflitto mondiale ed anche un ap-
passionato della storia patria.
Mio padre iniziò la stesura del diario gia dagli anni 70, ordinando
le proprie memorie di quando, appena diciottenne, si trovo a vivere
l'esperienza terrificante della guerra,
La semplicità delle parole che caratterizza lo scritto e pari allo
sgomento ed alla sofferenza che lui provò in quelle terribili gior-
nate.
Mia madre Rosa Leboŕfe, anche lei testimone di quel drammatico
periodo, lo aiuto a ricordare gli eventi che entrambi vissero malgrado
la loro volonta ed a riordinare gli appunti, testimonianze e docu-
menti.Gli eventi della vita, purtroppo, non permisero ad entrambi di
portare a termine il proprio lavoro, che, io, umilmente ho raccolto.
Le memorie, riportate nel presente libro, in molti aspetti, riguar-
dano sensazioni personali e riferimenti familiari specifici, che dal Iet-
tore, saranno colti come se fossero romanzati,
Rimarrà ignoto il sentimento che lui, come testimone, avrebbe vo-
luto riportare nelle pagine che descrivono una periodo quanto mai
amaro della propria vita, cosa che non puo essere sostituita dal ri-
spetto di un figlio nei confronti sia della memoria del padre che degli
argomenti trattati.
il diario, che riporta fedelmente il manoscritto di mio padre Sal-
vatore senza alcuna modifica, e stato diviso in capitoli per miglio-
rame la lettura.
Ognuno di questi è introdotto da una breve cronistoria degli
eventi storici nazionali e locali al fine di rendere più intensa la par-
tecipazione del lettore alle sensazioni vissute dai protagonisti del
diario e dall'intera popolazione italiana.
Tali notizie, in gran parte derivanti dai testi indicati nella biblio-
grafia, sono arricchite da appunti che mio padre ha raccolto nel
tempo e dai ricordi di mio zio Erasmo Magliozzi e di Teresa Nocella
che hanno condiviso non mio padre alcuni eventi riportati nel diario.
Antonio Di Tucci
Opinioni
Nessuna opinione al momento