Dal Santuario di Ercole, ritrovato ad Itri, al mito di fondazione di Fondi
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“Dal santuario di Ercole, ritrovato ad Itri, al mito di fondazione di Fondi” è l’ultima fatica letteraria dello storico itrano Alfredo Saccoccio, che indaga il rapporto tra il culto dell’eroe e le prime forme di insediamento umano nel territorio della Fondi preromana, dove il semidio godette di un culto speciale, per l’influenza delle colonie greche dell’Italia meridionale. I fondani avevano per lui una particolare venerazione e gli offrivano la decima parte di quello che guadagnavano. Un’arcaica statua marmorea, denominata “Ercole Fondano”, conservata nel museo di Vienna, richiama alla mente l’impresa del prode ellenico, che va sotto il nome di “decima fatica”, risalente a sessantaquattro anni prima della guerra di Troia, un tempo ben precedente alla nascita della stessa Roma, a cui seguì lo stabilirsi dei fieri Aurunci nell’insediamento d’altura fortificato, dove sono venuti alla luce numerose epigrafi, monete di varie epoche, partendo da un triobolo di Neapolis, del 310 a. C., un busto marmoreo di un togato e una monumentale, spettacolare gradinata di sedici metri in lunghezza e 2 metri in altezza. Alla luce di questi rinvenimenti, l’Associazione Archeologica Ytri chiede l’inserimento del sito “Masseria Valle Tronole” nel piano triennale nazionale dei Lavori Pubblici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Ciò permetterebbe la continuazione degli scavi per recuperare altri reperti ed altre epigrafi sepolti nel corso dei secoli.
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