Sono passati diciassette secoli da quando S.Erasmo toccava la riva del mare a Formia, centro urbano sulla via Appia, portatovi da un'imbarcazione partita da Durazzo (Illiria, oggi in Albania). Queste scarne notizie, unite ad altre sulla sua vita, che si rilevano dalle passioni tramandate in varie recensioni greche e latine, ci attestano un personaggio superstite delle persecuzioni tra il III e IV secolo d.C. Da un'esercitazione storico-letteraria di Giovanni di Gaeta - il futuro pontefice Gelasio II (1118-1119) - monaco a Montecassino, è derivata una Passio S. Herasmi, che risulta in parte diversa dalle altre perché si aggiungono un'introduzione «storica», il trasferimento delle reliquie del Santo da Formia a Gaeta, alcuni secoli dopo la sua morte, la scoperta della tomba nella chiesa Madre di Gaeta. Questi dati agiografici trovano sostegno in un documento di particolare importanza, che attesta a Formia la lontana presenza del culto in onore di Erasmo: in una lettera del pontefice Gregorio Magno…