Il Preside
Pagamenti sicuri con sistemi criptati
per ordini superiori a 100€
entro 14 giorni se conformi alle condizioni
Attraverso questa pubblicazione su Giovanni Viola ancora una volta l’As- sociazione Culturale Novecento propone alla nostra attenzione un uomo che ha lasciato un’impronta significativa nella nostra storia recente, con la quale dobbiamo confrontarci se vogliamo assicurare uno sviluppo equilibrato ed adeguato alle potenzialità della nostra città. Dalla lettura delle pagine di questo testo emergono senz’altro tutta l’in- telligenza e l’intuito di tale figura umana, ed in particolare la sua dedizione assoluta al lavoro, così come il suo spirito di sacrificio e l'amore per la pro- pria gente che egli ha sempre dimostrato nel corso della sua vita, attraverso i suoi tanti incarichi, pubblici e privati, che negli anni ha ricoperto con pas- sione e dedizione. Incarichi che ha gestito con fermezza e determinazione, con obiettività e coerenza, senza farsi abbagliare dalle sirene della notorietà e del successo, tanto che alcuni aspetti della sua poliedrica vita rimangono ai più ancora sconosciuti. ovviamente i tempi sono mutati e probabilmente un personaggio come Viola oggi avrebbe maggiori difficoltà ad imporsi. Se il “Preside” dovesse svegliarsi dal suo perenne riposo troverebbe una società poliedrica e tecnologica, ma sicuramente in preda ad una crisi schi- zofrenica ed in uno stato di smarrimento, dove politica, scuola e famiglia sono ormai lontani anni luce dalla sua realtà, dal suo tempo. Ad ogni modo è necessario recuperare quella tenacia, quell’abnegazione, quella capacità di sintesi e di concretezza che contraddistinse i nostri padri, alla stessa maniera coraggio di sacrificarsi per un ideale ed un obiettivo, così come il provare e manifestare orgoglio per i propri sentimenti d’appar- tenenza alla comunità di cui si è parte viva ed integrante. Ringrazio nuovamente l’Associazione “Novecento” per la sua discreta ma acuta attività culturale che invita, soprattutto noi Amministratori, a ri- flettere ed a ricercare le giuste vie per la realizzazione di uno sviluppo uguale per tutti, ed in particolare, affinché ci si possa ricordare di noi, per ciò che abbiamo costruito e per ciò che lasceremo alle future generazioni, allo Stesso modo con cui noi abbiamo ricordato Giovanni Viola. Fiducioso che tale testo sia letto da un gran numero di gaetani e nella speranza che essi possano apprendere quanto di meglio insegnatoci dal nostro illustre concittadino, ri- volgo il mio particolare saluto ai figli di Giovanni Viola, Benedetto e Tom- maso. ANTONIO RAIMQNDI Sindaco di Gaeta
Opinioni
Nessuna opinione al momento