Francesco II di Napoli
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TRAMA: Dopo una premessa sul quadro della situazione politica europea ed italiana che determinarono la "Spedizione dei mille", il libro narra con dovizia di particolari le vicende di Francesco II di Borbone, salito al trono del Regno delle Due Sicilie ad appena 23 anni, per la morte prematura del padre Ferdinando II, e subito costretto a difendere il suo regno dagli attacchi dei garibaldini prima e dei piemontesi poi, davanti all'immobilismo di tutte le potenze europee e con Francia ed Inghilterra interessate e conniventi con gli invasori.
Ne viene fuori un ritratto in controcorrenza rispetto all'opinione dominante, imposta dai vincitori, sul tanto oltraggiato "Franceschiello", fatto tutto di commoventi slanci di amore verso il suo popolo, atti di eroismo ed insospettata saggezza che sicuramente oggi contribuiscono a riabilitare il personaggio; mentre vengono messi in evidenza le perfide trame, i tradimenti di molti personaggi politici e militari borbonici e gli atti di feroce barbarie compiuti da garibaldini e piemontesi per raggiungere il loro perfido scopo.
La particolarità di quest'opera, oltre alla descrizione cronologica delle situazioni e degli eventi durante il loro decorso, di cui naturalmente ha grande rilievo l'assedio di Gaeta, sono i riferimenti fedeli ai documenti del tempo emessi ed inviati alle potenze europee, a cui l'autore per una sua presunta posizione privilegiata sicuramente aveva accesso, ed alle sue considerazioni "a caldo" a commento dei fatti.
Senza mettere in dubbio il valore indiscutibile dell'Unità d'Italia, questo testo arricchisce ulteriormente di particolari il quadro storico del Risorgimento fornendo una diversa lettura nel momento in cui ci si celebra il 150° anniversario.
STRALCIO PREFAZIONE: "Ogni nuovo documento o testimonianza in grado di arricchire anche di un piccolo tassello la conoscenza della verità storica non può che essere accolto con entusiasmo. Vale per ogni vicenda, ma vale ancora di più per l'approfondimento della controversa annessione del Mezzogiorno d'Italia al resto della penisola negli anni dal 1860 al 1861. E il lavoro di Romualdo M. de Velazquez svolge bene proprio questo compito: anche se non racconta fatti sconosciuti, contribuisce all'approfondimento di quel periodo della storia, attraverso un'ampia riproduzione di giornali d'epoca, documenti, dati. Una testimonianza - come si dice - sul campo, pubblicata per la prima volta a Madrid e Barcellona nel 1861. Quasi in presa diretta con le vicende narrate".
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